Era impossibile dimenticare quello che era accaduto, ma erano passati diversi mesi da quando la Strega Nera era stata sconfitta e la vita delle superbimbe era tornata, per quanto possibile, normale.
Avevano rispettato, con un po’ di fatica, la promessa di tenere nascosti i propri poteri e di non svelare mai a nessuno l’esistenza del Paese delle Streghe e di tutto il resto, sebbene continuassero a ritrovarsi di nascosto nel Parco Rosnati per mantenersi allenate.
In più, sentivano la mancanza di Luna e Stellina.
Una sera, prima di addormentarsi, Camilla chiese a Giulia: “Secondo te le rivedremo mai?”
“Non lo so” – rispose la sorella. Ma il sesto senso, a volte, è una cosa reale: Giulia sentì un fischio dentro la propria testa e questa volta non si spaventò, perché sapeva esattamente cosa stava succedendo.
Subito dopo, infatti, sentì la voce della Strega Gelatina.
“Ciao Giulia, è un po’ di tempo che non ci sentiamo, ma non ci siamo dimenticate di voi. In questo periodo abbiamo dovuto sistemare un po’ di cosette qui nel Paese delle Streghe, ma ora siamo pronte a fare una cosa che non avevamo mai fatto prima, in migliaia di anni!”
“Wow! Cosa?” – rispose Giulia incuriosita.
“Voi superbimbe siete le prime umane a essere invitate nel Paese delle Streghe. Radunatevi domattina all’alba al Parco.”
Giulia e Camilla erano sbalordite ed eccitate e quel giorno a scuola non parlarono d’altro.
La mattina successiva, al sorgere del sole, le superbimbe erano schierate e pronte al grande evento.
Giulia, Signora delle Nuvole.
Camilla, Signora del Bosco.
Serena, Sentinella.
Margherita, Protettrice.
Marta, Signora della Forza.
Beatrice, Bambina Fantasma.
L’incantesimo della Strega Nera era neutralizzato e le streghe potevano nuovamente viaggiare avanti e indietro tra il Paese delle Streghe e la Terra. All’orizzonte apparirono due figure: non fu difficile riconoscere quella tonda della Strega Gelatina, mentre l’altra era sconosciuta.
“Superbimbe, è un piacere vedervi.” – sorrise la Strega Gelatina e si fece abbracciare.
“Vi presento la Strega Trasportina, senza di lei è impossibile per un umano raggiungere il Paese delle Streghe”.
La Strega Trasportina le invitò a tenersi per mano in cerchio, poi si posizionò al centro e fece un incantesimo. Le bimbe videro tutto girare, sentirono un pizzico di nausea e in un battibaleno si ritrovarono catapultate in un mondo incredibile.
Il Paese delle Streghe era un gigantesco bosco, con case dalle forme più strane costruite sugli alberi. E gli alberi erano anch’essi stravaganti: alcuni avevano il tronco viola e la chioma blu, altri erano alti più di cento metri e giravano su sé stessi come delle trottole gigantesche.
Nel cielo, che era di un azzurro così intenso da sembrare colorato con un pennarello, c’erano tre soli e due lune. Le bimbe annusarono l’aria, che era fresca e sapeva di nocciola. La Strega Gelatina anticipò il loro pensiero e disse: “Siamo vicini a casa mia, sto preparando il gelato”.
Le bimbe erano strabiliate da quanto vedevano, ma ancora non erano preparate a ciò che accadde dopo: centinaia e centinaia di scope volanti con altrettante streghe e maghi a cavalcioni iniziarono a svolazzare sopra le loro teste, indicandole ed esultando.
“Le superbimbe! Brave! Grazie!” – urlavano da tutte le parti lanciando in aria incantesimi che producevano fuochi d’artificio, musiche, coriandoli e stelle filanti.
Tutti gli abitanti del Paese delle Sstreghe le stavano aspettando per festeggiarle.
E poi le videro: Luna e Stellina stavano volando a cento all’ora verso di loro! Seguì un abbraccio commosso: le superbimbe erano finalmente tutte riunite dopo tanto tempo.
Fu una giornata memorabile, tra spettacoli di magia e dolci dall’aspetto mai visto e dal sapore mai sentito.
“Non è tardi?” – si preoccupò a un certo punto Giulia.
“Tranquilla” – rispose Stellina – “Ho fatto un incantesimo del tempo! Ogni ora qui nel Paese delle Streghe è un minuto sulla Terra. Tornerete in tempo per la sveglia!”.
E iniziarono a giocare insieme e a perlustrare quel mondo meraviglioso.
Poi, d’un tratto, Luna si fece seria: “Ora venite con me.”
Non la riconobbero subito; di spalle videro i suoi lunghi capelli bianchi e solo quando si voltò, due grandi occhi verdi svelarono la sua identità: era la Strega delle Streghe.
“Benvenute” – disse con una voce calma e profonda –“Spero via sia piaciuto il nostro mondo”.
“Incantevole.” – rispose Camilla.
“Devo essere onesta” – cambiò subito registro la strega –“Non vi ho convocato qui solo per festeggiarvi. Ho bisogno del vostro aiuto…”
[LE SUPERBIMBE E IL PAESE DELLE STREGHE – Giulia, Camilla e papà Gianni, 2020-2023]
