Questa volta, a merenda a casa di Luna e Stellina, le bimbe erano tante.
Luna era entusiasta e curiosissima di conoscere nei minimi particolari quanto avvenuto all’asilo. Giulia raccontò tutto: il vento, l’incursione degli animali e le bimbe che, nel momento del pericolo, avevano manifestato i superpoteri, fino all’incantesimo paralizzante di Stellina.
“Un attimo” – fermò il racconto Luna rivolgendosi alla sorella –“Hai fatto un incantesimo paralizzante a più di 100 persone?”. Luna non rispose, ma lo fece Camilla, che probabilmente non si rendeva conto di cosa significasse. “Sì, erano tutti fermi come stoccafissi!”.
“Stellina, tu sei molto più forte di quanto credi! La mamma mi diceva sempre che quell’incantesimo può essere fatto a cinque dieci persone al massimo!”. Stellina non credeva alle proprie orecchie, ma quelle parole la riempirono di fiducia.
Margherita prese la parola: “Stellina mi ha detto che sono una Protettrice. Cosa vuol dire?”.
“Avere una protettrice in gruppo è molto importante. Quando si combattono le battaglie bisogna attaccare, certamente, ma anche difendersi. E le protettrici, con i loro campi di forza, sono la migliore difesa del mondo.”
“Ma il campo di forza resiste a tutto?” – chiese Margherita.
“Dipende dall’allenamento! All’inizio è debole, ma diventerà sempre più forte. E lo stesso vale per voi” – aggiunse rivolgendosi a tutte le altre – “I vostri poteri sono ancora grezzi, ma per fortuna vi aiuterà la più grande di tutte le allenatrici, così presto sarete pronte per affrontare le streghe cattive.”
“Chi sarà la nostra allenatrice?” – chiese Giulia.
“La Strega delle Streghe!” – rispose Luna – “Ma ora veniamo a voi: Beatrice, tu sei una Bambina Fantasma e devi imparare innanzitutto a capire che cosa sei in grado di fare!”.
“Posso attraversare i muri!” – disse Beatrice orgogliosa.
“Sì, ma non solo!” – ridacchiò Luna –“Prova a concentrarti e scoprirai che puoi rendere inconsistente anche solo una parte di te. Ad esempio, puoi diventare un fantasma ma avere ancora le mani solide, così da prendere in mano gli oggetti”.
Beatrice provò una, due, tre volte, ma non ci riuscì e si intristì.
“Non ti preoccupare” – la consolò Luna – “È solo questione di tempo e di tenacia.”
Poi proseguì: “Serena, tu sei una Sentinella. Hai un grandissimo potere, ma ricordati di stare sempre vicina a Margherita durante i combattimenti, perché il tuo potere non ti proteggerà dagli attacchi. Però sei in grado di vedere molto lontano; forza, prova a vedere cosa c’è fuori da questa casa!”.
Serena si concentrò. La sua supervista uscì dalla casa e viaggiò verso le profondità del bosco: “Vedo un sentiero, ora uno stagno.” – “Guarda sott’acqua!” – la incalzò Luna.
“Non ci riesco, non ci riesco!”. E un attimo dopo, spossata, vedeva soltanto le sue amiche intorno a lei.
“Brava Serena, sei arrivata molto lontana per essere la prima volta. Lo stagno della Cà Bianca si trova a quasi un chilometro da qui. Grazie al tuo potere potremo osservare le streghe cattive senza farci scoprire.”
Si rivolse a Marta:”Il tuo potere è il più facile da spiegare: sei una Signora della Forza, quindi…sei fortissima! Ma non dimenticare mai di usare la testa e non solo i muscoli.”
“Quando iniziamo gli allenamenti?” – volle sapere Camilla.
“Subito, le streghe cattive si stanno già organizzando! È arrivato il momento per voi di conoscere la Strega Gelatina”.
[LE SUPERBIMBE E IL PAESE DELLE STREGHE – Giulia, Camille e papà Gianni, disegno di Camilla, 2020-2023]
Le storie di papà Gianni 