
Quel giorno all’asilo c’erano tutti. Era una mattinata tranquilla e le maestre Milly, Conci e Katia avevano radunato tutti i bimbi nel salone per raccontare una storia.
Ma all’improvviso successe il finimondo!
La porta-finestra si spalancò e un vento fortissimo iniziò a far volare in aria tutti i disegni, i libri e i giochi. I bambini iniziarono a urlare mentre le maestre cercavano di capire cosa stesse accadendo!
“Chiudete la porta!” – urlò la maestra Milly. Ma prima che qualcuno riuscisse a farlo entrarono centinaia di migliaia di piccole cimici carabiniere e il pavimento in un attimo si colorò di rosso e di nero. In aria volavano decine di cinciallegre e addirittura un grosso cinghiale irruppe di corsa nel salone tra lo stupore generale.
“Non stiamo esagerando?” – chiese Stellina un po’ pentita, vedendo molti dei propri compagni piangere di paura.
“Tranquilla” – rispose Giulia – “Nessuno di questi animaletti farà del male ai bambini, sono tutti amici di Camilla! Piuttosto, guarda là!”.
Mentre molti bambini scappavano e si nascondevano e le maestre cercavano di metterli in salvo, il cinghiale stava puntando verso un gruppetto di bambini intrappolati in un angolo. Finse una carica, quando Beatrice, spingendo con tutte le sue forze contro una parete quasi volesse sfondarla, ci passò letteralmente attraverso.
Poco lontano le cinciallegre volavano e planavano intorno alle teste dei bambini, che stavano in ginocchio tenendosi le mani nei capelli. Ma intorno a Margherita apparve un’aura appena visibile, all’interno della quale nessun uccello riusciva a entrare.
Serena, dall’altra parte della stanza, continuava a urlare che Beatrice si trovava nel cortile posteriore, fuori della scuola. Ma come poteva vederla, dal punto in cui era?
Marta, infine, cercando di bloccare le cimici, alzò senza apparente fatica una pesante libreria e la posizionò in orizzontale per terra.
In mezzo a tutto quel caos, Stellina osservava la scena impassibile e poi entrò in azione. Pronunciò una formula incomprensibile e i bambini e le maestre si bloccarono per magia, tranne uno sparuto gruppetto di bambine composto da, oltre a Giulia e Camilla, Beatrice, Margherita, Serena e Marta.
Camilla ringraziò gli animali per il loro aiuto, ed essi diligentemente uscirono dalla scuola. Poi Stellina pronunciò un’altra parola magica e ogni cosa tornò immediatamente al proprio posto, come se niente fosse successo.
Le bambine guardavano incantate i loro amici e le maestre, ancora paralizzati.
“Potete spiegarci cosa sta succedendo?” – chiesero le quattro bimbe spiazzate.
“Beatrice, tu sei una Bambina Fantasma; Margherita, una Protettrice; tu, Serena, sei una Sentinella; e Marta, infine, sei una Signora della Forza. Presto vi spiegheremo tutto, ma ora rimettetevi ai vostri posti, prima che qualcuno si risvegli!”.
Pronunciate queste parole Stellina fece l’ultima magia: tutti ripresero i propri posti di un attimo prima del caos. Stellina schioccò le dita e tutti si risvegliarono. Katia, dopo un breve momento di indecisione, riprese a leggere la storia da dove aveva interrotto.
Nessuno di loro aveva la minima idea di cosa fosse appena accaduto.
[LE SUPERBIMBE E IL PAESE DELLE STREGHE – Giulia, Camilla e papà Gianni, disegno di Giulia e Camilla, 2020-2023]
