Fino al giorno prima erano solo due bambine come tutte le altre, ma in un attimo tutto era cambiato. La mattina seguente andarono a scuola e notarono che Stellina passava tutto il tempo a guardarsi in giro.
“Che fai?” – chiese Camilla.
“Ne sto cercando altre!” – rispose Stellina continuando a studiare una per una tutte le bambine presenti nel salone.
“Altre?” – si stupì Giulia.
“Sì, se vogliamo avere speranze dobbiamo trovare altre bimbe come voi, ora siamo troppo poche.”
“Perché?” – volle sapere Camilla.
“Oggi tornate da noi per merenda, è meglio che sia Luna a dirvelo”.
Ormai conoscevano la strada e la percorsero da sole, fantasticando su ciò che Luna gli avrebbe rivelato.
“Entrate, non c’è un momento da perdere!” – esordì risoluta Luna – “Immagino siate curiose…”
“Vogliamo capire cosa sta succedendo!” – ribatté Giulia, e Luna cominciò.
“Per moltissimi anni gli umani hanno creduto che qualcuno di loro nascesse con i poteri magici, ma non è così; le streghe provengono da un altro mondo, che si chiama ‘Paese delle streghe’ e per millenni hanno potuto viaggiare liberamente da un mondo all’altro. La nostra legge impedisce di rivelarsi agli essere umani, ma qualche volta siamo state costrette a utilizzare i nostri poteri per aiutarvi e così, diciamo, ci avete scoperto. Fortunatamente per noi la maggior parte delle persone ancora ci considera solo leggenda.”
Giulia e Camilla ascoltavano Luna attente e impietrite. “Ma…siete buone o cattive? Stellina ci ha detto che…”
“Siamo esattamente come voi!” – Luna interruppe secca la domanda –“La maggior parte di noi è buona, ma bastano poche mele marce per farvi credere che siamo tutte cattive”. Poi si calmò e riprese il suo racconto.
“Un giorno la Strega Vecchia, il capo di tutte le streghe, morì e ci fu un’elezione per eleggere il nuovo capo. Si candidarono in due, che erano le streghe più potenti di tutto il paese: la Strega delle Streghe e la Strega Nera. La Strega Nera era la più forte di tutte ed era convinta di vincere, eppure la maggioranza votò per la Strega delle Streghe, che era più debole ma più propensa al dialogo e alla democrazia.”
“E la Strega Nera si arrabbiò?” – chiese Camilla
“Si arrabbiò moltissimo. E la sua vera natura emerse! Lei avrebbe voluto che le streghe usassero i loro poteri per saccheggiare la Terra. “Siamo più forti di loro, possiamo sfruttare le loro ricchezze e vivere agiatamente senza più dover lavorare!” – aizzava la folla. E per un certo tempo, sparì insieme ad altre streghe malvagie sue seguaci. Credevamo si fossero calmate, ma in realtà stavano preparando il più incredibile degli incantesimi.”
In quel momento intervenne Stellina, che era stata silenziosa fino a quel momento. “Io non lo potevo sapere e…” – e si mise a piangere. Luna riprese la parola.
“La notte in cui tutto successe, Stellina scappò di casa. Era troppo curiosa di vedere la Terra per la prima volta e non voleva aspettare il suo momento. Io me ne accorsi e la seguii per riportarla indietro. La trovai, ma quando stavamo per rientrare nel Paese delle Streghe, vedemmo la Strega Nera e le sue seguaci uscire tutte insieme. Ci nascondemmo per non essere viste e assistemmo a un incantesimo: l’intero Paese delle Streghe fu avvolto da un campo di forza invisibile e da quel momento…”
Ora anche Luna, che fino a quel momento era stata determinatissima, iniziò a singhiozzare.
“E da quel momento?” – incalzò Camilla
“Da quel momento nessuna strega poté più entrare o uscire dal Paese delle Streghe.”
[LE SUPERBIMBE E IL PAESE DELLE STREGHE – Camilla, Giulia e papà Gianni, disegno: Camilla, 2020-2023]
Le storie di papà Gianni 