
Può una storia iniziare con un urlo spaventoso?
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH, GIULIAAAAAA AIUTOOOOOOOOOOOOO” – gridò Camilla terrorizzata.
Giulia corse giù dalla scala – “Che succede Camilla?”
“C’è un ragno gigante sul soffitto!”
“Tutto questo baccano per un ragnetto?” – chiese Giulia.
“Ragnetto? Guarda!” – rispose Camilla indicando in alto.
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH, MAMMAAAA AIUTOOOOOOOOOOOOO” – gridò Giulia terrorizzata.
Mamma Elena corse giù dalla scala – “Che succede Giulia?”
“C’è un ragno gigante sul soffitto!”
“Tutto questo baccano per un ragnetto?” – chiese mamma Elena.
“Ragnetto? Guarda!” – rispose Giulia indicando in alto.
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH, GIANNIIIIIIIIIII AIUTOOOOOOOOOOOOO” – gridò mamma Elena terrorizzata.
Papà Gianni corse giù dalla scala – “Che succede Elena?”
“C’è un ragno gigante sul soffitto!”
“Tutto questo baccano per un ragnetto?” – chiese papà Gianni.
“Ragnetto? Guarda!” – rispose mamma Elena indicando in alto.
Papà Gianni volse lo sguardo al soffitto e vide un’enorme creatura nera con otto zampone lunghe così. Avrebbe voluto urlare, ma non c’era più nessuno a cui chiedere aiuto. Si fece coraggio, prese un pezzo di carta e una sedia e si avvicinò al mostro per cercare di prenderlo.
““AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH, AIUTOOOOOOOOOOOOO” – gridò il Ragno Gambalunga terrorizzato.
Papà Gianni quasi cadde dalla sedia – “Che succede, ragno?”.
“Ti prego, non uccidermi! lo sono brutto, ma innocuo” – rispose il Ragno Gambalunga.
“Non ho intenzione di ucciderti, voglio solo portarti fuori” – disse papà Gianni.
“Ma io sono troppo grande per nascondermi, se mi porti fuori un corvo mi mangerà subito”
“Non ci avevo pensato” – riconobbe papà Gianni.
“Se mi permettete di stare qui con voi” – propose il Ragno Gambalunga – “creerò tante piccole ragnatele e catturerò tutte le zanzare. Loro sì che sono fastidiose. Io avrò la mia pappa e voi non verrete più punti.”
“Affare fatto!”.
Col passare dei giorni le bimbe e mamma Elena si abituarono alla presenza del Ragno Gambalunga e lo salutavano tutte le volte che lo incontravano. Lui, dal canto suo, mantenne la parola e catturò tante di quelle zanzare che nessuno in casa venne più punto, né di giorno né di notte.
E alla fine, quel mostro, se lo guardavi bene, non era poi più così brutto.
[Il Ragno Gambalunga – Testo: papà Gianni, disegni: Gaia, 2023 (tratto da una storia vera)]
