I due piccoli pony – Le avventure della strega Birimbella

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Pietrina e Fratz erano due pony. Fratelli gemelli. Piccoli e tarchiati, piacevano molto ai bambini, ma venivano presi in giro dagli altri cavalli. “Non riuscite neppure a saltare una staccionata!” – li canzonavano.

Pietrina sopportava in silenzio tutte le angherie. Fratz invece, orgoglioso com’era, sognava un’impresa valorosa che facesse sbalordire e tacere tutti.

“Voglio scalare la grande montagna” – disse a Pietrina un giorno – “Così nessuno mi prenderà più in giro”.

La sorella cercò di farlo ragionare, ma sapeva bene che quando il gemello testardo si metteva in testa qualcosa era impossibile fargli cambiare idea.

E infatti Fratz, determinato, iniziò a salire il pendio scosceso. Pietrina lo seguiva da sotto, immobilizzata dalla paura di vederlo precipitare.

Il fratello saliva sempre di più, ma proprio quando Pietrina iniziò a pensare che potesse farcela, Fratz mise una zampa in fallo. Un pezzo di roccia si staccò e iniziò a cadere.

Pietrina cercò di gridare, ma l’urlo le rimase sospeso in gola. Fratz atterrò su uno spuntone. Incredibilmente era in salvo, ma era intrappolato.

La gemella lo chiamava, ma lui non poteva sentirla né vederla. Chiese aiuto e accorsero tutti i cavalli, anche i più grandi, ma nessuno aveva il coraggio di andare a salvarlo.

“A cosa serve la vostra grandezza se non la mettete al servizio di chi ha bisogno?” – si disperò la piccola pony. Ma uno per uno, tutti i cavalli se andarono a testa bassa per la vergogna.

Provò più volte a salire la montagna, ma per quanto si sforzasse continuava a scivolare per ritrovarsi al punto di partenza.

Così iniziò a piangere, perché era ormai convinta che non avrebbe più rivisto il suo amato fratello.

Ma una strega udì il suo pianto: il suo nome era Birimbella e vigilava sulle creature del bosco.

“Perché piangi?” – le chiese.
“Vorrei essere più grande e più forte per salvare mio fratello che è bloccato lassù”.

Birimbella si commosse, perché il piccolo pony non chiedeva niente per sé stessa, ma perché voleva fare una buona azione.

“Oggi il tuo cuore ti farà diventare grande e speciale” – le disse agitando nell’aria la sua bacchetta. Pietrina iniziò a crescere a dismisura e ai suoi fianchi spuntarono due enormi ali bianche.

Pietrina si girò verso la strega con sguardo riconoscente, ma non volle perdere un solo istante. Si alzò in volo, raggiunse Fratz e lo portò in salvo.

“Pietrina, s-s-sei tu?” – Aveva riconosciuto gli occhi della gemella, ma ne era anche un po’ spaventato.

Lei gli sorrise, ma subito si rivolse a Birimbella e disse:”No, io sono solo un piccolo pony e ne sono orgogliosa.”
“Sei sicura di non voler restare così per sempre? Ora sei la creatura più forte del bosco e nessuno potrà più darti fastidio”.

Pietrina guardò amorevolmente in direzione del suo gemello, che di fianco a lei sembrava ancora più piccolo e inerme.

Birimbella capì in un istante, agitò nuovamente la sua bacchetta e Pietrina riprese il suo aspetto originario.

Mentre i due gemelli si abbracciavano felici, Birimbella si incamminò verso casa, soddisfatta e pensierosa.

Quel giorno anche la strega imparò qualcosa di nuovo: che la grandezza di un cuore non dipende dalle dimensioni di chi lo porta e che un amore sconfinato può far rinunciare a un grande potere per salvare sé stesso.

[I due piccoli pony – Le avventure della strega Birimbella – Storia: Camilla e papà Gianni, testo: papà Gianni, illustrazioni: Alessandra Moscatelli, 2023]

Pubblicato da papà Gianni

Cantastorie

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